Neurolesioni: Neurolisi Chimica
In cosa consiste/che cos’è?
Con il termine neurolisi chimica si intendono quelle procedure che attraverso l’utilizzo di particolari sostanze lesive (fenolo, alcol, etc.) inducono la lisi di nervo/i, considerato/i responsabile/i della sintomatologia dolorosa.
Quando è indicato il suo utilizzo?
L’utilizzo di questa metodica è indicato in caso di:
– dolore a barra posteriore da neoplasia pancreatica
– disfunzioni del sistema nervoso simpatico
– alcuni tipi di dolori viscerali

Come avviene la procedura?
Tipi di neurolisi chimica effettuati dall’equipe di Medicina del Dolore:
– Neurolisi chimica con fenolo del sistema nervoso autonomo simpatico lombare
La neurolisi chimica del sistema nervoso simpatico deve sempre prevedere un ricovero ordinario del paziente che deve essere informato, in sede di visita, sulla procedura, sulle modalità di esecuzione, sull’utilità e sugli eventuali effetti indesiderati.
La metodica può quindi essere eseguita solo in seguito ad accettazione e firma di un consenso informato (da parte del paziente e del medico).
Il giorno della procedura il paziente deve essere a digiuno da almeno 3 ore.
Viene posizionato un ago canula, si verificano i parametri di base e viene reperito un accesso venoso. Il paziente viene poi steso sul letto tac in posizione prona dopo aver scoperto la zona dorsolombare; a questo punto si posiziona il saturimetro.
Il medico con l’infermiere prepara il campo sterile su un carrello.
Il tecnico di radiologia reperisce il corpo vertebrale di L3 sotto controllo TC; con matita demografica e righello si evidenzia il punto dove effettuare l’anestesia locale e sempre con visione TC si posiziona l’ago. Si inietta del mezzo di contrasto e si effettua nuovo controllo TC per verificare il corretto spandimento. A questo punto viene iniettata una piccola quantità di fenolo e poi rimosso l’ago previo lavaggio con anestetico locale.
Il paziente viene posizionato supino in barella e previo controllo dei parametri vitali viene accompagnato nella stanza di degenza dall’infermiere di reparto.
Si tengono monitorati i parametri vitali ogni 30 minuti nelle prime 3 ore successive all’intervento.
Il paziente si può alzare dal letto ed alimentare dopo 2 ore.
L’ago canula rimane in sede fino al mattino seguente.
– Neurolisi chimica con alcol dei nervi grandi splancnici e ganglio celiaco
La neurolisi chimica dei nervi grandi splancnici e del ganglio celiaco deve sempre prevedere un ricovero ordinario del paziente che deve essere informato, in sede di visita, sulla procedura, sulle modalità di esecuzione, sull’utilità e sugli eventuali effetti indesiderati.
Il blocco può quindi essere eseguito solo in seguito ad accettazione e firma di un consenso informato (da parte del paziente e del medico).
Il paziente viene posto in posizione prona, con le braccia a lato del capo.
I punti di riferimento, da marcare con matita dermografica, vengono individuati sotto guida TC e segnati direttamente sulla cute. L’ago è indirizzato verso il target sotto controllo TC; la manovra viene ripetuta controlateralmente: l’utilizzo di due aghi è infatti indispensabile per la buona riuscita della neurolisi. Una volta posizionati ambedue gli aghi si inietta del mezzo di contrasto per verificare, su visione TC, la diffusione dello stesso. A questo punto può essere iniettato l’anestetico (una iniezione par parte) a cui seguirà l’alcol (una iniezione par parte).
Si lavano gli aghi con soluzione fisiologica e si rimuovono. Si procede infine ad un ulteriore controllo TC
Cosa avviene dopo la procedura?
Il paziente viene trasferito sulla barella e, verificata l’assenza di effetti avversi, viene riportato in reparto.
Il beneficio si sentirà già nelle ore immediatamente successive all’intervento.
Il paziente si potrà alzare dal letto dopo qualche ora e sotto controllo medico.