Altri farmaci

Altri Farmaci

Nel trattamento del dolore, specialmente quando si tratti di dolore persistente o cronico, si ricorre spesso ad una terapia polifarmacologica, ovvero basata sull’utilizzo contemporaneo di farmaci con meccanismo di azione differente. Non sono solamente i farmaci analgesici ad essere utilizzati (Paracetamolo, antiinfiammatori, oppioidi) ma anche molecole appartenenti a categorie completamente differenti, sopratutto Antidepressivi ed Antiepilettici, utili quando si vogliano controllare dolore con una importante componente neuropatica. Anche per il trattamento farmacologico vale il concetto alla base della Medicina del Dolore:  il primo passo per una corretta terapia è quello di una giusta diagnosi e comprensione dei meccanismi alla base del dolore. Conoscendo quali sono questi meccanismi è possibile utilizzare il farmaco più adatto per il tipo di dolore e per il paziente che ne è affetto!Di seguito si elencheranno solo i principali di questi farmaci.

Antidepressivi: le molecole più utilizzate appartenenti a questa famiglia sono gli antidepressivi triciclici (amitriptilina, imipramina etc..) e gli antidepressivi di nuova generazione come ad esempio la Duloxetina. Vengono utilizzate non solo per controllare l’abbassamento del tono dell’umore nei pazienti sofferenti per dolore persistente o cronico ma anche perchè vanno ad interagire con le vie nervose deputate alla trasmissione e modulazione del dolore, potenziando l’azione degli analgesici.

Antiepilettici: di questa categoria fanno parte farmaci molto utilizzati nel trattamento del dolore neuropatico come i gabapentinoidi (pregabalin e gabapentina) , la carbamazepina. Specialmente i gababentinoidi per la loro efficacia e la ampia tollerabilità risultano spesso impiegati nel trattamento di sindromi dolorose. Come gli Antidepressivi la loro utilità nel trattamento del dolore si basa sulla capacità di potenziare l’effetto di quelle strutture nervose deputate alla modulazione del dolore

Benzodiazepine: utilizzate come sedativi e ipnotici (facilitatori del sonno) non hanno in realtà una azione specifica nel trattamento delle sindromi dolorose fatta eccezione per il Clonazepama , che ha una attività dimostrata nei confronti del dolore neuropatico

Miorilassanti: a questa categoria appartengono molecole con meccanismi di azione completamente differenti fra di loro. alcune di queste vengono utilizzate tradizionalmente spesso in associazione ai FANS (tiocolchicoside) anche se recenti studi non ne hanno confermato l’efficacia. Altre molecole più utilizzate sono la Tizanidina , la Ciclobenzaprina, l’Eperisone; più raramente possono essere utilizzate Lioresal e Dantrolene. Le indicazioni di queste molecole sono la presenza di contratture o spasmi muscolari legati a sindromi dolorose.

Triptani: sono farmaci specificamente studiati ed utilizzati nel trattamento delle emicranie, cioè di alcuni tipi di cefalea. Assunti principalmente per os nel momento dell’attacco emicranico alcune molecole possiedono anche formulazioni per l’assunzione intramuscolare o transnasale. la loro azione si basa fondamentalmente nel provocare una vasocostrizione selettiva (cioè un restringimento ) dei vasi cerebrali, che nelle forme emicraniche appaiono dilatarsi durante la crisi. Questo permette a questa classe di farmaci di stroncare le crisi emicraniche.

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