Epiduroscopia
- Cosa è?
- Quanto dura?
- Cosa fare dopo la dimissione?
- I pazienti anziani possono essere sottoposti?
- Ci sono rischi?
Endoscopia Spinale (Epiduroscopia o Periduroscopia)
La Endoscopia Spinale (o Epiduroscopia o Periduroscopia) per via caudale è una procedura interventistica mini invasiva che consiste nel posizionamento percutaneo di una videoguida e di un cavo a fibre ottiche attraverso il sacro fino a raggiungere, sotto controllo radiologico, la sede della infiammazione nervosa o di una patologia dello spazio peridurale lombare basso in modo da poter evidenziare l’eventuale causa del dolore del paziente e per poterlo trattare in modo adeguato.
Questa metodica rientra tra le tecniche diagnostiche e terapeutiche mini invasive per il trattamento del dolore cronico della colonna lombare. E’ una tecnica eseguita ad oggi in pochi centri nel nostro paese che si sta dimostrando, in casi selezionati, un valido aiuto non solo diagnostico ma anche terapeutico, dato che durante l’endoscopia è possibile anche liberare le fibre nervose dalla fibrosi e dalle aderenze infiammatorie che possono essere alla base del dolore (Peridurolisi).
Che cosa causa le cicatrici a livello peridurale? Una delle cause principali è il sanguinamento all’interno dello spazio peridurale. Ciò avviene solitamente durante un atto chirurgico a carico del rachide così come nelle fasi di guarigione.A volte le aderenze cicatriziali sono invece la conseguenza di una rottura discale con fuoriuscita di materiali chimici componenti il nucleo polposo e quindi la presenza di una reazione infiammatoria.
L’Endoscopia Spinale (o Epiduroscopia o Periduroscopia) per via caudale è una procedura che è indicata in quei pazienti che presentano con una FBSS (failed back surgery syndrome : Sindrome da intervento fallito sulla colonna) una definizione che identifica tutti quei pazienti che continuano ad avere dolore dopo un intervento chirurgico sulla colonna). Altre indicazioni ad una epiduroscopia sono una stenosi del canale o la fibrosi delle radici dei nervi spinali, comunque prima di procedere a tecniche antalgiche più complesse.
Come viene eseguita l’endoscopia spinale? Un piccolo strumento che contiene al suo interno fibre ottiche e che viene perciò chiamato fibroscopio viene usato per valutare la presenza di tessuto cicatriziale aderente o nelle vicinanze di nervi, ritenuto responsabile della esperienza del dolore. Questo particolare fibroscopio, molto piccolo per essere inserito nello spazio peridurale, viene chiamato Epiduroscopio; può venire inoltre usato per rimuovere il tessuto cicatriziale che mantiene uno stato di irritazione alla radice.
Quali sono le cause del mal di schiena cronico? Le cause del mal di schiena cronico sono complesse e a volte non facilmente identificabili. E’ difficile spiegarsi come a volte in alcuni casi il dolore persista la lungo, per anni, a seguito di un evento traumatico o chiurgico; si parla allora di dolore cronico, definito come quel dolore che persiste nonostante la guarigione clinica sia avvenuta.
Nel caso del dolore cronico della colonna dopo uno o più interventi chirurgici inefficaci, con l’epiduroscopia si può evidenziare la presenza di un tessuto ipertrofico di riparazione, una vera e propria cicatrice che ingloba una o più radici. La presenza di questo tessuto è ritenuta un fatto anormale e l’epiduroscopia può servire a identificare il problema e a trattarlo liberando le radici nervose dalla fibrosi.
Prima della procedura è necessario che il paziente esegua esami del sangue compreso un test di coagulazione per valutare il rischio emorragico. L’eparina e tutti i farmaci antiaggreganti, warfarin, dipiridamolo, la ticlopidina così come l’aspirina devono essere segnalati al Medico durante la visita.
Quanto dura la procedura?
Un’ora circa. L’endoscopia spinale viene effettuata in anestesia locale in quanto ci deve essere collaborazione tra l’operatore ed il paziente.
Che cosa succede all’arrivo in sala operatoria?
Giunto in sala operatoria il paziente viene posizionato in posizione prona, cioè a pancia sotto, sotto l’apparecchio radiologico. La procedura viene eseguita in anestesia locale ma può essere somministrata una blanda sedazione per via endovenosa.
Dopo una accurata disinfezione della cute con soluzioni antisettiche viene preparato il campo sterile per la procedura. Viene quindi eseguita un’anestesia locale sull’’osso sacro, precisamente a livello dello iato sacrale e quindi viene eseguita una piccolissima incisione, attraverso la quale viene posizionato un ago e attraverso esso un piccolo catetere con il quale vengono somministrati farmaci ed inserito l’epiduroscopio, che viene poi avanzato verso l’area dove si sospetta che vi siano le radici inglobate dalla fibrosi.
In questa fase si esegue di solito un esame Rx (epidurografia) con mezzo di contrasto per documentare la situazione anatomica a livello della radice
Il paziente può sentire una certa pressione a livello lombare causata dal passaggio dello strumento e dalla soluzione iniettata nello spazio peridurale.
Una volta giunti sulla radice che si ritiene causa del dolore si esegue un lavaggio con soluzione fisiologica in prossimità del tessuto cicatriziale intorno al nervo per cercare di allontanarlo dalla radice. L’operatore può iniettare analgesici, steroidi od altre soluzioni qualora lo reputi necessario. Al termine della procedura può essere lasciato un catetere per 48 ore per ripetere la somministrazione di farmaci antiinfiammatori direttamente sulla radice nervosa.
Alla dimissione verrà consegnata una lettera con la documentazione clinica relativa alla procedure. Essa dovrà essere consegnata al vostro medico di Medicina Generale, unitamente alle istruzioni per il primo ed il secondo giorno dopo la procedura.
Quanti giorni dovrò essere ricoverato? L’epiduroscopia è una procedura che si può eseguire con una notte in ospedale, ma nel caso in cui sia operativa, cioè si lavori intensamente per liberare le radici dalla fibrosi (epidurolisi) è necessaria una degenza di due giorni.
Il Paziente non può effettuare un bagno nei primi cinque giorni; eventualmente una doccia è possibile dopo tre giorni. Per circa cinque giorni è possibile che che venga prescritta una terapia antibiotica ed antinfiammatoria. Dopo tre/cinque giorni è possibile rimuovere le medicazioni.
Che cosa deve fare il paziente a casa dopo la dimissione?
- Astenersi dalla guida di autoveicoli per almeno 48 ore
- Riprendere la dieta normale
- Non svolgere attività fisiche estenuanti
- Non fare il bagno; non fare la doccia; non fare una sauna
- Dopo 5 giorni o dopo visita medica togliere i cerotti e la medicazione
Nel caso in cui le eseguisse prima dell’intervento il paziente dovrà riprendere la terapia anticoagulante o antiaggregante secondo quanto indicato dal medico alla dimissione.
Si suggerisce di osservare un periodo di riposo domiciliare attivo: in altre parole, fin dal giorno successivo è possibile riprendere l’attività quotidiana purché in forma leggera. Si raccomanda comunque di essere prudenti e di non spingersi oltre la normale condotta di vita.
Dopo la procedura possono insorgere effetti collaterali o complicanze? Per le prime 5-6 ore dal termine della procedura il paziente potrà avvertire uno dei seguenti problemi:
Cefalea : si consiglia di bere e di prendere analgesici. Se il dolore al capo persiste, se si fa più severo o se compaiono altri disturbi, si consiglia di contattare il medico operatore.
Debolezza o intorpidimento alle gambe : si consiglia di stare a riposo e di non camminare fintanto che il sintomo non sia scomparso (di solito in due-tre ore al massimo). Nel caso compaiano problemi più seri contattare il medico.
Dolore al punto di incisione sacrale : quando l’effetto dell’anestetico locale svanisce, di solito dopo 3-4 ore, può comparire dolore specialmente nel punto di incisione. Si consiglia di assumere analgesici orali.
Anche i pazienti anziani possono essere sottoposti ad Endoscopia spinale?
Per essere sottoposti ad Epiduroscopia non c’è limite di età: i pazienti anziani e quelli affetti da patologie cardiovascolari, respiratorie, metaboliche non eleggibili ad altro tipo di chirurgia spinale possono essere sottoposti ad intervento percutaneo di Epiduroscopia.
Ci sono rischi?
In termini generali la epiduroscopia è una procedura antalgica sicura. Le complicanze serie sono rare, tuttavia in ogni procedura ci sono rischi, effetti collaterali ed a volte anche complicazioni. L’effetto collaterale più comune è il dolore, solitamente temporaneo. Altri rischi consistono nella puntura spinale con cefalea, infezioni, sanguinamenti, all’interno dello spazio peridurale, con possibile danno nervoso e peggioramento dei sintomi. Alcuni rischi sono connessi alla soluzione salina iniettata ed alla pressione elevata nello spazio peridurale. Vi è poi senpre la possibilità di sviluppare reazioni allergica ad uno dei farmaci iniettati.